giovedì 1 marzo 2012

Newsletter - n. 62

Care amiche, cari amici,

sul fronte delle politiche per la famiglia, negli ultimi giorni sono arrivate notizie buone e notizie cattive. La notizia buona viene dalla Regione Lombardia, che ha deciso di introdurre il “Fattore Famiglia” nella propria legislazione. Cosa significa?

Sappiamo che in Italia, purtroppo, le politiche di welfare hanno per destinatari i cittadini e non la famiglia. Nel sistema fiscale italiano il variare dell’aliquota è determinato esclusivamente dal reddito percepito e non dal numero dei familiari a carico. Chi ha figli a carico si trova applicata la medesima pressione fiscale di chi non ne ha.

Con una sussidiarietà alla rovescia, oggi sono le famiglie che compensano la mancanza di welfare pubblico, che sostengono il peso della società e dell’economia. La famiglia è ormai un ammortizzatore sociale: bisogna riconoscere che ancora oggi la maggior parte dei bisogni dei cittadini viene soddisfatta dalla famiglia e dalle associazioni che la società civile ha saputo creare.

In Italia manca un piano per la famiglia, nonostante i molti appelli rivolti ai governi. Ci vorrebbe insomma un fisco a misura di famiglia.

Qualche piccolo passo in avanti si è visto a livello locale. In seguito alla riforma costituzionale comunemente definita "devolution", che riconosce in alcune materie sempre maggior peso alle Regioni ed agli enti locali, esistono delle “buone pratiche” di politiche familiari realizzate a livello locale da alcuni Comuni.

Ma la Lombardia è la prima Regione ad introdurre nella propria legislazione il “Fattore Famiglia”. Lo scorso 15 febbraio il Consiglio Regionale Lombardo ha approvato l’indicatore per le politiche sociali, che tiene conto non solo delle situazioni reddituali e patrimoniali, ma contempla anche a pieno titolo il numero di figli e i carichi di cura, ad esempio la presenza nel nucleo familiare di anziani non autosufficienti o di disabili.

Il “Fattore Famiglia” sarà sperimentato per un anno in alcuni Comuni del territorio lombardo. A livello regionale ha già trovato applicazione per quanto riguarda la Dote scuola 2012-2013, misura che interessa un terzo degli studenti lombardi (circa 300.000) con uno stanziamento di 81 milioni e che, con i nuovi parametri applicati, darà diritto alla Dote a 8.000 famiglie in più dello scorso anno. Si tratta di un importante provvedimento, a tutela di quell’altro importante principio non negoziabile che è la libertà di educazione.

Il voto del Consiglio regionale realizza uno degli obiettivi programmatici più qualificanti della Giunta Formigoni e conferma la forte attenzione della Regione Lombardia verso la famiglia, riconoscendo i compiti che essa svolge nella società.

Se dalla Regione Lombardia arrivano buone notizie per la famiglia, non altrettanto si può dire del Comune di Milano: il sindaco Giuliano Pisapia ha recentemente ribadito di voler mantenere le promesse fatte in campagna elettorale e di voler procedere nell’istituzione del “registro delle unioni civili”. Inoltre, l’Assessorato al welfare del Comune di Milano non rinnovando lo stanziamento al Servizio “Informafamiglia”, la cui gestione era affidata al Forum Milanese delle Associazioni Familiari, ne ha determinato la chiusura: si trattava di un servizio rivolto gratuitamente alle famiglie, con il compito di aiutarle a mettere a fuoco le cause delle loro difficoltà e avviarle al giusto percorso di aiuto.

Non solo il Comune di Milano ignora la richiesta di sostegno economico e di servizi alla famiglia naturale fondata sul matrimonio, con figli a carico, ma prosegue nella progressiva opera di cancellazione della famiglia, come se le varie tipologie di legami fossero tutte sullo stesso piano.

Con queste notizie, alcune buone altre cattive, Milano si prepara all’arrivo del Pontefice, in occasione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie. Sarà importante dare testimonianza della forza e del valore della famiglia nella società, oggi più che mai sotto assedio sul piano economico, fiscale, sociale, culturale e antropologico.

A questo proposito, vi annunciamo che Alleanza Cattolica sarà presente con un proprio stand alla Fiera Internazionale della Famiglia, manifestazione in programma a Milano dal 29 maggio al 2 giugno 2012, e parte integrante del VII Incontro mondiale delle famiglie: un’importante vetrina, di grande visibilità, che ci permetterà di dare il nostro contributo all’evento, a difesa di una società “a misura d’uomo e secondo il piano di Dio.” (Beato Giovanni Paolo II).

La fiera si svolgerà presso il Mico - Milano congressi in viale Scarampo (Fieramilanocity). Alla fiera, che sarà ad ingresso gratuito, si prevede la partecipazione di 50.000 visitatori.

Marco Invernizzi

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