giovedì 21 aprile 2011

Newsletter - n. 55

Care amiche, cari amici
intanto gli auguri per l’imminente Pasqua.
Una Pasqua, quella di quest’anno, nel segno della beatificazione di Giovanni Paolo II, che avverrà il prossimo 1° maggio, nella prima domenica dopo Pasqua, la festa della Divina Misericordia istituita proprio dal Papa nel 2000 con la canonizzazione di santa Faustina Kowalska, la “santa della misericordia”, suora polacca sepolta a Cracovia, che il Pontefice ebbe sempre in cima ai suoi pensieri.
I 27 anni di pontificato di Giovanni Paolo II hanno segnato la storia non soltanto della Chiesa ma del mondo intero, perché in questo periodo sono avvenuti cambiamenti radicali, a cominciare dal venir meno del Muro di Berlino nel 1989 e dalla fine dell’Unione Sovietica, nel 1991. Sembrava che la storia fosse finita, ma ci si sbagliava. Sulle ceneri dell’ideologia comunista non stava sorgendo il regno di Maria, come profetizzato dalla Madonna a Fatima, bensì la “dittatura del relativismo”. Mentre il relativismo penetrava sempre più in profondità nel tessuto sociale del mondo occidentale, si risvegliavano fondamentalismi pseudo religiosi, in particolare l’islamismo radicale. Dopo il decennio degli anni Novanta segnato dalle guerre drammatiche e dagli stermini avvenuti nei Balcani e in alcuni Paesi africani, nel 2001, l’11 settembre, la storia sembrava ricominciare a “correre”, in seguito all’attentato alle Torri gemelle, nel cuore degli Stati Uniti.
Dopo il 1989, anche l’11 settembre del 2001 entrerà negli eventi epocali che segnano la storia. Papa Giovanni Paolo II ci ha aiutato a comprendere il significato profondo di questi avvenimenti e il suo stesso pontificato in qualche modo può essere diviso in due, prima e dopo la caduta dei regimi comunisti. Il Papa “polacco” darà il suo importante contributo ai fatti polacchi, dove il “regime della classe operaia” dovrà subire l’umiliazione di essere abbandonato proprio dagli operai, che daranno vita nel 1980 al Sindacato Solidarnosc, che dieci anni dopo farà definitivamente cadere il regime che aveva oppresso il popolo polacco dopo la Seconda guerra mondiale.
Dopo la fine dell’Urss, il Papa potrà concentrare maggiormente il suo Magistero, all’interno dell’Occidente, nella proposta di una nuova evangelizzazione, come via d’uscita dalla crisi imposta dal secolarismo. Una secolarizzazione frutto non più delle ideologie forti del ‘900, ma del “pensiero debole” che spegne la domanda sulla verità, soprattutto nel cuore dei giovani. E a questi ultimi in modo particolare il Papa si rivolgerà, ricevendo da loro un omaggio straordinario in occasione della sua morte, nel 2005.
Oggi rimane soprattutto il suo Magistero, ampio e profondo come pochi altri. Certamente il suo carisma, la sua santità, la sua capacità di comunicare, ma se perdiamo il contatto con il suo insegnamento rischiamo di perdere, nel tempo, la sua più preziosa eredità.

Per questo abbiamo dedicato al Magistero di Giovanni Paolo II uno dei tre Ritiri di formazione e preghiera che Alleanza Cattolica organizza nel corso di ogni anno. Si terrà presso il santuario di Caravaggio, sabato e domenica 28 e 29 maggio. Se volete partecipare potete iscrivervi telefonando ad Alleanza Cattolica Milano al 339-5007708.

Ancora i migliori auguri per una buona e santa Pasqua

Marco Invernizzi